Trento, 26 maggio 2010
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Il nuovo libero Massimo Colaci impegnato in ricezione |
Le prime parole da giocatore della Trentino Volley per Massimo Colaci, nell’intervista rilasciata al sito della Società Campione del Mondo e d’Europa.
Massimo, perché hai scelto Trento?
“E’ una decisione che è arrivata in maniera naturale; dopo l’ultima stagione i dirigenti della Trentino Volley hanno manifestato apertamente il loro interesse nei miei confronti e non potevo assolutamente rifiutare un’occasione del genere. Non capita a tutti di avere l’opportunità di giocare in una squadra che io considero in questo momento la più forte al Mondo. Sono entusiasta di poter venire a giocare a Trento e di allenarmi accanto a tanti campioni e con un allenatore preparato come Stoytchev”.
Ci racconti qualcosa di più sulla tua carriera?
“Ho iniziato a giocare ad Ugento, in Puglia, vicino a casa mia con la squadra locale. All’inizio ho ricoperto il ruolo di palleggiatore ma ho sempre provato particolare motivazione nel fondamentale difesa. Difendere mi piace tantissimo e anche per questo motivo ho deciso diventare libero; i miei centottanta centimetri mi avrebbero impedito di arrivare a livelli più alti. Da quando ho cambiato ruolo sono riuscito con la mia squadra a scalare in fretta i campionati nazionali, vincendo conquistando prima la promozione in serie B2 e poi quella di B2. Da Ugento mi sono poi spostato a Corigliano dove ho giocato la prima stagione di serie A1 e poi a Verona. La mia crescita è stata graduale ma significativa. Sono un giocatore sicuramente più votato alla difesa che alla ricezione ma voglio migliorare ancora molto pure in questo fondamentale e so che a Trento ci sarà l’opportunità di farlo. Il mio idolo è Mirko Corsano, pugliese come me, ed è per tale motivo che ho sempre voluto la maglia numero 13. Spero di poterla indossare anche con la Trentino Volley”.
A Trento dovrai lottare con Andrea Bari per il posto da titolare.
“Non sarà assolutamente un problema; per me è un sogno già poter essere in questa squadra. Bari è un grandissimo libero, che ha dalla sua un’ottima tecnica oltre ad una grande esperienza. Da lui posso solo imparare e cercherò di farmi trovare pronto quando ce ne sarà bisogno. Il mio obiettivo è avere la possibilità di giocare qualche partita ma anche dovessi rimanere in panchina non sarà un problema; ho deciso di venire qui per crescere e migliorare”.
Hai già avuto modo di parlare con Radostin Stoytchev?
“No, non ne ho avuto ancora la possibilità, ma credo che nelle prossime settimane ci sentiremo. Personalmente non lo conosco ma ne ho sempre sentito parlare bene dai compagni di squadra che in precedenza l’hanno avuto, come Della Lunga. So che è un tecnico votato al lavoro duro in palestra e quindi sarà perfetto per me e per le mie ambizioni; se ha vinto così tanti trofei negli ultimi anni ci sarà d’altronde sicuramente un motivo”.
Come giudichi la tua ultima stagione a Verona?
“Sicuramente molto positiva, perché durante l’anno sono riuscito a guadagnarmi la maglia da titolare e per questo devo ringraziare soprattutto Bruno Bagnoli che ha avuto fiducia in me. La stagione è stata bellissima anche per i risultati ottenuti dalla squadra, capace di centrare i playoff”.
Hai un pensiero da rivolgere alla tua nuova tifoseria?
“Conosco bene il pubblico di Trento, perché nei tre anni già trascorsi in serie A1 ho avuto modo di apprezzarne il suo grande calore per la squadra e l’esemplare correttezza. Sia in casa sia in trasferta ha sempre seguito la squadra con entusiasmo e mi auguro che sia così anche nella prossima stagione. Ai supporters gialloblu prometto il massimo dell’impegno; nella mia carriera non ho ancora vinto nulla e voglio iniziare a farlo qui assieme a loro”.
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